Infinito Abisso

Infinito Abisso
Acrilico su tela, cm. 100 x 100

Dalla prefazione

In questa Antologia, quattordici Voci poetiche diverse tra loro per stile, per età, per luogo di provenienza e per formazione, tutte altamente valide e propositive, rendono il tema del mare nostro quotidiano veramente affascinante e suggestivo, aprendo nuovi inaspettati orizzonti e frange di allusioni a possibili, o probabili, aspettative sociali e personali: dalla storia intima e quotidiana di ciascuno, cioè dal mare interiore, al mare vero e proprio con tutto ciò che ad esso in qualche modo è collegato: viaggi, scoperte, ricerche, migrazioni, sofferenze, aneliti, speranze…


Gli Autori

LUCIANNA ARGENTINO
MARCO BELLINI
LUIGI CANNILLO
PAOLA CASULLI
STEFANIA DI LINO
FRANCESCO FILIA
FEDERICA GIORDANO
SUZANA GLAVAŠ
ANTONIETTA GNERRE
CINZIA MARULLI
ANGELA RAGUSA
DAVIDE RONDONI
VANINA ZACCARIA
ALEXANDRA ZAMBA'

lunedì 18 marzo 2019

Una nota critica di Graziella Di Grezia alla presentazione del 16 marzo 2019 ad Avellino



Graziella Di Grezia
PRESENTAZIONE DELL'ANTOLOGIA "MARE NOSTRO QUOTIDIANO" PRESSO L'UNIVERSITA' DELLA TERZA ETA' E DEL TEMPO LIBERO DI AVELLINO

SABATO 16 MARZO 2019

INTRODUZIONE CRITICA DI GRAZIELLA DI GREZIA

Mare Nostro Quotidiano ha il sapore di una preghiera della religione dell'oggi, una preghiera al mondo che si è fatto liquido. Un liquido incolore che percorre il quotidiano adattandosi agli eventi consueti delle nostre vite che assumono sempre di più il connotato dell'eccezione.
Se ci siamo alimentati alla religione e alla fede della concretezza di "nascita, vita e morte", oggi gli eventi sembrano fluire (anche in senso Baumaniano) dall'uno all'altro senza soluzione di continuo.
Rimane il nostro "mare" quotidiano come lo è stato il "pane" delle preghiere che ci hanno insegnato.
Se il pane era uno, il mare è un singolare non singolo perché composto da fiumi (come i nostri 14 poeti) in cui il singolo non perde potere, ma lo acquista.
E' così che il mare diventano "i mari" (il più bello dei mari fu quello che non navigammo – N. Hikmet) con molteplici significati di inizio, vita, attesa, navigazione, pericolo, lacrime e morte.

Vita / Inizio
Filìa ci parla di "acqua densa, compatta, amniotica". Marulli del "miracolo dell'acqua". Rondoni del "partorire dentro". Giordano del "primo mare".

Attesa
Cannillo dice che "il mare è una promessa di un'attesa". Ragusa che "il mare ti avrebbe aspettato".

Navigazione
Cannillo dice che "navighiamo senza riva". Glavas "Tendo le braccia al mio mare per tenermi in braccio il tuo navigare".

Pericolo
Argentino: "come addentano il mare i pontili". Cannillo: "non ancora le onde del pericolo, ma come  scivolando alla prima madre". Bellini: "L'ultima onda che ti schiaccia". Zambà: "Mai vista tanta acqua". Di Lino: "C'era un mare troppo vasto, ora nessuno verrà a salvarci". Zaccaria: "Invecchieremo tutti assieme, le madri coi figli, i figli con gli altri figli".

Lacrime
Gnerre: "Se ho pianto è perché sono stata al buio".

Morte
Casulli: "Il mare è il tempo dell'addio". Marulli: "Cosa si prova a nuotare tra le braccia di Ade", "La barca della speranza ha la forma di una bara".

Mi piace concludere con una considerazione: il mare troppo vasto a volte non siamo in grado di gestirlo, come la difficile genitorialità di questi tempi. Ci dice Stefania Di Lino: "C'era un mare troppo vasto / per le tue piccole mani / ed io che volevo farti volare / non ti insegnai neppure a nuotare".

Graziella Di Grezia,
Avellino, 16 marzo 2019





La locandina della presentazione ad Atripalda

La locandina della presentazione ad Atripalda
Presso la Pasticceria DulcE', 12 maggio 2018

La Locandina della presentazione a Roma

La Locandina della presentazione a Roma
Presso Laboratorio del Maestro Scultore Domenico Annicchiarico

Locandina della presentazione a San Giorgio del Sannio

Locandina della presentazione a San Giorgio del Sannio
14 luglio 2018

Presentazione a Formia

Presentazione a Formia
24 agosto 2018